
Il Napoli batte l’Atalanta e ritrova la vetta momentanea grazie al nuovo 3-4-3. Antonio Conte ha trasformato l’emergenza infortuni (fuori i pilastri Anguissa, Gilmour e De Bruyne) in un’opportunità tattica, esaltando le qualità degli esterni David Neres e Noa Lang, entrambi in gol. Il tecnico ha confermato che, vista la carenza di uomini in mediana, questo assetto potrebbe essere confermato anche per le sfide contro Qarabag e Roma.

La rivincita del mercato: Neres, Lang e Beukema
Avevamo raccontato della grande chance per Noa Lang e il campo ha emesso il suo verdetto: promossi. La vittoria contro l’Atalanta non porta solo tre punti, ma la certificazione che il mercato estivo di De Laurentiis ha un senso. In un colpo solo, Conte ha recuperato tre giocatori che sembravano in ritardo.
Il riferimento è ovviamente alle due ali, Neres e Lang, che nel nuovo assetto hanno trovato praterie per incidere (gol e assist), ma anche a Sam Beukema. Il difensore olandese, schierato a sorpresa dal 1′ come anticipato nel nostro pre-partita, ha cancellato le incertezze di inizio stagione dimostrando di valere l’investimento fatto. La squadra, decimata, ha trovato risorse inaspettate proprio nei volti nuovi.
Ecco nel dettaglio come il 3-4-3 ha trasformato il rendimento dei singoli:
1. David Neres: la scheggia impazzita
Nel 4-3-3 classico faticava a trovare spazio o incisività. Con questo assetto, sgravato da compiti di copertura eccessivi e libero di attaccare la profondità, è tornato letale. La doppietta è la punta dell’iceberg: Conte ha trovato l’arma per spaccare le difese chiuse.
2. Noa Lang: anarchia al potere
Nel 3-4-3, giocando più stretto vicino alla punta (Hojlund), non dà riferimenti. Il gol di testa è sintomo di presenza in area, quello che mancava. “Il meglio deve ancora venire”, ha detto. E con questo modulo è credibile.
3. Sam Beukema: il muro olandese
Forse la sorpresa più grande. Criticato a inizio anno, nella difesa a tre ha trovato le sue certezze. Protezione laterale, tempi di uscita, impostazione. È lui il leader silenzioso della nuova retroguardia.
Conte a DAZN: “Scelta di necessità, siamo contati”
Ma perché proprio il 3-4-3? Antonio Conte non si nasconde dietro la tattica e nel post-partita ai microfoni di DAZN è stato di una sincerità disarmante. Non è stata un’illuminazione estetica, ma pura sopravvivenza. L’infermeria di Castel Volturno è piena e il tecnico ha dovuto fare i conti senza l’oste.
Le sue parole spiegano tutto: “L’ultima tegola di Anguissa, che si è fatto male in Nazionale, mi ha portato a fare delle riflessioni a livello oggettivo. A centrocampo siamo rimasti veramente in pochi”. Conte ha poi dettagliato la situazione critica del reparto: senza Gilmour (fuori dalla gara con l’Inter), gli unici mediani di ruolo rimasti sono Lobotka e McTominay. Elmas è considerato un jolly offensivo e il giovane Vergara un prospetto più avanzato. Dunque, il centrocampo a due non era un’opzione, ma l’unica strada percorribile.
Il futuro: Qarabag e Roma col nuovo abito?
La domanda ora sorge spontanea tra i tifosi e gli addetti ai lavori: il 3-4-3 è una soluzione tampone o il futuro del Napoli? La risposta sembra pendere verso la seconda ipotesi, almeno nell’immediato. Con i tempi di recupero di Anguissa e del lungodegente De Bruyne non brevi, è difficile ipotizzare un ritorno al 4-3-3 o al 4-1-4-1 già dalla prossima settimana.
Il Napoli camaleontico ha scoperto una nuova pelle che funziona. Tra la trasferta di Champions contro il Qarabag e, soprattutto, l’ennesimo big match in arrivo contro la Roma di domenica prossima, Conte potrebbe insistere su questo assetto che protegge la mediana corta e libera la fantasia davanti. Non tutti i mali, insomma, vengono per nuocere.
📌 Il punto tattico sul Napoli
Perché Conte ha usato la difesa a 3?
Per la mancanza di centrocampisti centrali. Con gli infortuni di Anguissa, Gilmour e De Bruyne, non era possibile schierare una mediana a tre uomini.
Come hanno giocato Lang e Neres?
Sono stati i migliori in campo. Partendo larghi hanno mandato in crisi la difesa dell’Atalanta, segnando tutti i gol del Napoli.
Quando tornano gli infortunati a centrocampo?
La situazione è delicata. Anguissa ne avrà per un po’ e Gilmour non è ancora rientrato. L’emergenza continuerà probabilmente fino alla gara con la Roma.