
Arrivato in estate come alternativa di lusso, si è preso il Napoli con la forza dei fatti. Vanja Milinkovic-Savic non è più una scommessa, ma una delle certezze più solide della squadra di Antonio Conte. L’ultima prodezza, il rigore parato a Lecce, non è stato solo un intervento decisivo per blindare tre punti d’oro; è stata la conferma di una sentenza statistica che lo proietta nell’Olimpo dei migliori portieri d’Europa.

Il Rigore che Vale Oro: Decisivo a Lecce
La fotografia del suo momento è tutta lì, al Via del Mare. Il Napoli è in vantaggio di misura grazie a un gol di Anguissa, ma il Lecce ha la palla per pareggiare. Sul dischetto va il giovane Francesco Camarda. Un momento di tensione altissima, che Milinkovic-Savic gestisce con una freddezza glaciale: intuisce l’angolo, si distende e neutralizza il tiro, consegnando di fatto la vittoria al Napoli. Una parata che non vale solo un punto in classifica, ma che consolida la sua leadership in un momento delicato per la squadra.

Il Dato Opta che lo Consacra: Secondo solo a Vasilj in Europa
Quella di Lecce non è stata fortuna, ma l’ennesima dimostrazione di un talento specialistico. Come certificato da Opta, i numeri del portiere serbo dagli undici metri sono spaventosi: ha parato cinque degli ultimi nove rigori affrontati in Serie A. Una percentuale superiore al 50%, un dato da fenomeno assoluto. Allargando lo sguardo ai cinque principali campionati europei, dall’inizio della scorsa stagione solo Nikola Vasilj del St. Pauli, con sei rigori parati, ha fatto meglio di lui.
Non è un exploit momentaneo. Già l’anno scorso, con la maglia del Torino, si era laureato miglior para-rigori della Serie A, un’impresa che nell’ultimo decennio era riuscita solo a un gigante come Donnarumma. I 22 milioni spesi dal Napoli per strapparlo ai granata, oggi, appaiono come un affare pienamente giustificato.
Da Vice di Lusso a Numero Uno Vero
Il destino, a volte, ci mette lo zampino. Milinkovic-Savic era arrivato per essere un’alternativa di altissimo livello ad Alex Meret. Ma l’infortunio del portiere campione d’Italia (frattura al piede, stop di circa un mese) gli ha spalancato le porte della titolarità. Un’occasione che il serbo ha afferrato al volo, rispondendo alle critiche e allo scetticismo con prestazioni da leader silenzioso e parate decisive. Il Napoli pensava di aver comprato un secondo portiere, ma ha scoperto di avere in casa un altro numero uno.