De Bruyne-Napoli, svelato il vero motivo del ritardo | retroscena milionario della firma
Il fuoriclasse belga è sbarcato a Fiumicino: ora la firma. E spunta la verità sul contratto

Adesso è ufficiale, la firma è arrivata. Kevin De Bruyne è un nuovo giocatore del Napoli. E mentre la città esplode in una festa che promette di durare giorni, la domanda che tutti si sono fatti per settimane trova finalmente una risposta chiara, dettagliata, quasi incredibile. Perché c'è voluto così tanto? Cosa ha reso la trattativa per uno dei primi cinque giocatori al mondo un rompicapo legale e commerciale che ha messo a dura prova le coronarie della dirigenza azzurra?

La verità è che l'acquisto di De Bruyne non è stato un semplice trasferimento, ma l'acquisizione di una multinazionale. Il DS Giovanni Manna e il presidente De Laurentiis non hanno trattato solo con un calciatore, ma con un brand con un valore commerciale spaventoso. Il vero ostacolo, il motivo della lunga e meticolosa negoziazione, risiede in due parole: diritti d'immagine. E il diavolo, come sempre, si nasconde nei dettagli.
Un rompicapo chiamato Diritti d'Immagine
Il contratto del belga è un labirinto di clausole legate ai suoi sponsor personali, partner di livello mondiale che dovevano essere "gestiti" per evitare conflitti legali da decine di milioni di euro. Parliamo di colossi come Nike, il suo sponsor tecnico, con cui ha un legame quasi a vita. Parliamo di EA Sports, che lo usa come volto per il suo videogioco di punta. E poi ancora Therabody e accordi in settori delicatissimi come le telecomunicazioni (Orange) e le criptovalute (Phemex).
Il dettaglio su McDonald's che svela tutto
Ma il retroscena più succoso, quello che fa capire il livello della sfida, riguarda McDonald's. De Bruyne ha un accordo di partnership con la catena di fast food in Belgio che è molto più di uno spot. È un contratto che coinvolge la sua famiglia e progetti benefici, con limiti territoriali e divieti talmente specifici da rendere necessario un team di avvocati solo per quel singolo accordo. Il Napoli ha dovuto creare un'architettura contrattuale che tenesse insieme tutto questo, senza violare le regole del club e quelle dei suoi partner commerciali.
Avercela fatta non è solo un trionfo sportivo. È la più grande dimostrazione di potere e credibilità che il Napoli potesse dare al calcio europeo. Significa che il club ora ha la forza e la competenza per sedersi al tavolo dei giganti e vincere non solo in campo, ma anche nelle complesse partite che si giocano nelle stanze dei bottoni. De Bruyne a Napoli non è solo il colpo dell'anno: è il pass per un nuovo status. E conoscerne i retroscena rende la festa ancora più dolce.