Conte e De Laurentiis regalano De Bruyne alla Serie A| solo Maradona fu superiore
L'acquisto del belga non è solo un colpo di mercato, ma un'operazione che per nomea e impatto è inferiore solo a quella del Pibe de Oro.

Un regalo. Non solo al Napoli e ai suoi tifosi, ma all'intera Serie A. L'arrivo di Kevin De Bruyne in maglia azzurra, fortemente voluto da Antonio Conte e avallato con coraggio da Aurelio De Laurentiis, è un'operazione che trascende il calciomercato. È un evento che, per nomea e impatto, si colloca un gradino sotto una sola, irraggiungibile leggenda: quella di Diego Armando Maradona.
Mentre qualcuno storce il naso parlando dei suoi 34 anni, la realtà è che questo colpo segna uno "strappo" deciso con il passato e proietta il club in una nuova, ambiziosissima dimensione.

La "Devozione" di De Laurentiis alla Causa di Conte
L'acquisto di De Bruyne è il simbolo della fiducia totale che il presidente De Laurentiis ha riposto nel suo allenatore. Per anni, il "diktat" del club si è basato su giovani talenti e un rigido controllo del salary cap. Ora, per Conte, si fa un'eccezione. Un'operazione da oltre 20 milioni tra bonus e ingaggio è una deroga voluta e cercata per assecondare la visione del tecnico.
ADL ha dato carta bianca all'artefice della rinascita, convinto che per "aumentare il livello di competitività" e affrontare quattro competizioni servisse un innesto "masterclass". L'arrivo del belga porta la firma inconfondibile, la "griffe" di Antonio Conte.
Gente Pronta per Vincere Subito
Conte è stato chiaro fin dal suo arrivo: non era venuto a Napoli per ricostruire, ma per guidare una formazione già pronta a vincere. Lo Scudetto conquistato ha confermato questa visione, ma per il futuro serviva di più. Serviva "gente già pronta", con esperienza e leadership, da affiancare ai giovani di talento.
Ecco perché l'arrivo di De Bruyne (34 anni), che si unisce a pilastri come Lukaku (32) e McTominay (28), rappresenta il manifesto del nuovo corso. Va bene far leva sulle energie rinnovate, ma per puntare a vincere subito servono campioni che sappiano guidare il gruppo con carattere e qualità.
Napoli canta e sogna con il suo nuovo fuoriclasse, il giocatore che mancava per cavalcare la scia tricolore e lanciare la sfida alle big d'Europa. Dal City alla "city" di Napoli, Kevin è la nuova, esaltante realtà.